Garlasco, la famiglia Poggi rompe il silenzio: «La verità su Chiara non può restare sepolta»

2025-07-01
Garlasco, la famiglia Poggi rompe il silenzio: «La verità su Chiara non può restare sepolta»
Il Giornale

A pochi giorni dall'attesissimo terzo appuntamento dell'incidente probatorio nel caso di Garlasco, la famiglia Poggi ha deciso di rompere il silenzio. In un'intervista esclusiva, i genitori di Chiara, la giovane scomparsa nel 2007, esprimono il loro dolore, la loro determinazione a cercare la verità e le loro speranze per il futuro. Un'occasione per ripercorrere le tappe di un'indagine complessa e controversa, e per ascoltare direttamente le voci di chi ha subito la perdita più grande.

Un dolore mai sopito

Il caso di Garlasco ha scosso profondamente l'Italia intera. La scomparsa di Chiara Poggi, una giovane studentessa di 18 anni, ha dato il via a un'indagine lunga e tormentata, segnata da colpi di scena e controversie. I genitori di Chiara, Marco e Roberta, hanno sempre sostenuto la colpevolezza di Andrea Ghisleri, il giovane accusato di aver ucciso la figlia. Nonostante le assoluzioni in appello e in Cassazione, la famiglia Poggi non ha mai smesso di lottare per la verità e per la giustizia.

L'incidente probatorio: un'ultima speranza

L'incidente probatorio, fissato per il 4 luglio, rappresenta un'ultima speranza per la famiglia Poggi. Si tratta di una procedura che consente di sottoporre a nuovo esame le prove già acquisite nel corso dell'indagine, al fine di accertare la responsabilità di Andrea Ghisleri. I genitori di Chiara sono consapevoli delle difficoltà, ma sono determinati a fare tutto il possibile per far emergere la verità. «Non possiamo restare con il dubbio», afferma Marco Poggi, «Chiara merita giustizia».

Le parole dei genitori: «Vogliamo la verità, per Chiara e per tutti»

Nell'intervista, i genitori di Chiara raccontano il loro dolore, la loro rabbia e la loro frustrazione. «È difficile convivere con la consapevolezza che il colpevole potrebbe essere libero», confessa Roberta Poggi, «ma non ci arrendiamo. Continueremo a lottare finché non avremo la certezza della verità». I genitori di Chiara esprimono anche la loro gratitudine per il sostegno ricevuto dalla comunità e dai media. «Siamo commossi dall'affetto e dalla solidarietà che ci dimostrano ogni giorno», dichiara Marco Poggi, «questa è la forza che ci permette di andare avanti».

Il futuro: una speranza fragile

Nonostante le difficoltà, la famiglia Poggi non ha perso la speranza. «Vorremmo che questo incidente probatorio portasse finalmente alla verità», conclude Roberta Poggi, «e che la memoria di Chiara possa essere onorata nel modo giusto». I genitori di Chiara auspicano inoltre che il caso di Garlasco possa servire da monito per il futuro, affinché tragedie simili non si ripetano mai più.

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